Chiarimenti e approfondimenti su potabilità acqua e contributi pubblici
A seguito delle recenti notizie ricevute dai mezzi di comunicazione locali, in qualità di rappresentanti dell’associazione Terraè sentiamo l’esigenza di fare un po’ di chiarezza e di approfondire i temi trattati.
Per quanto riguarda le recenti notizie relative alla rinnovata potabilità dell’acqua di Pordenone e dei Comuni serviti da Hydrogea (uno degli articoli può essere ad esempio «Atrazina addio: l’acqua di Pordenone torna pulita»), desideriamo precisare che le operazioni di riapertura del pozzo più profondo a servizio delle condotte che fanno capo alla fonte di Via San Daniele erano state anticipate dal direttore di HydroGEA Mauro Trevisan in occasione della recente tavola rotonda organizzata da Terraè venerdì 25 novembre presso la Sala Consiliare della Provincia di Pordenone. Gli altri ospiti della serata sono stati il prof. Pietro Paris, Responsabile di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Roma) Giorgio Simonetti, che per primo ha sollevato la questione, e Lucio Bomben, Direttore dell’Azienda Sanitaria.
Purtroppo durante tale incontro si è dibattuto troppo brevemente sulla qualità dell’acqua proveniente dall’acquedotto che serve l’altra metà della città di Pordenone: quello di via Fornace, nonostante fosse stato evidenziato da Terraè che le analisi svolte a fine settembre riportavano dati per niente incoraggianti, con valori poco al di sotto del limite di legge (posto che si debba accettare di poter bere un’acqua costantemente inquinata da erbicidi).
Per chi lo vorrà, rimane sempre aperta la possibilità di iscriversi e di aderire al gruppo di acquisto finalizzato ad effettuare analisi di ATRAZINE ed erbicidi della propria acqua domestica, ad un prezzo scontato.
Infine vogliamo precisare che l’articolo uscito il giorno 14 dicembre sul Messaggero Veneto a firma di L.V. riporta un refuso e un’informazione sommaria.
Infatti l’articolo recita: “Infine, altri due contributi: uno […], l’altro a Terraè per Sos Terra, in rete per salvare il pianeta” per 5.300 euro.”
In realtà, il contributo AMMESSO ammonta a 3.500 euro (su una spesa di 5.000 euro stimati per la realizzazione degli oltre 12 e sempre apprezzati eventi organizzati nel 2016). Occorre chiarire però che la cifra che sarà effettivamente erogata sarà il risultato del rendiconto presentato al 31/12/2016 e del vaglio da parte degli uffici delle spese ammissibili, per l’importo MASSIMO di Euro 3.500.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti un sereno 2017, il nostro impegno si rinnova nell’auspicio di fornire sempre spunti di riflessione, istigare alla consapevolezza e incitare alla valorizzazione della bellezza del Mondo che ci ospita.
Lo staff di Terraè
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