La dipendenza dal petrolio è curabile?

Giulio Pesenti Campagnoni, parla della Transition Culture, ovvero come distaccarsi dalla dipendenza dal petrolio e altre fonti esauribili fino a giungere a delle comunità locali che uniscono le forze, per diventare una cosa sola. Giulio spiega cos’è la Transizione, quel movimento ideato da Rob Hopkins, che è diventato una meravigliosa e articolatissima macchina di ricostruzione del sistema di rapporti tra gli uomini e gli uomini, e tra gli uomini e il pianeta che abitano.

Dulcis in fundo. Coworking e colorare con/la terra

Con il mese di maggio terminano anche gli appuntamenti di Terraè, quest’anno dedicati alle strategie virtuose in tempo di crisi, che hanno visto una grandissima partecipazione, complice forse proprio la crisi, che ci chiede di cambiare.

logo-modo-cowo-120Venerdì 30 maggio alle 18.30 si parlerà di coworking, proprio nella sede di Mod-o a Cordenons (via Enrico Fermi 3), che ne è un esempio concreto: un spazio fisico che mette a disposizione di una community dinamica e mutevole spazi e strumenti per l’esecuzione del proprio lavoro autonomo. Ospitalità, innovazione e condivisione sono le parole chiave di un nuovo modo di lavorare, a sua volta creatore di lavoro. All’incontro, curato da Gianni Barbon, interverranno Massimo Carraro, fondatore della rete coworking project, che consta di circa circa 90 cowo affiliati in Italia; Mattia Sullini, Cowo manager dal 2010, rappresentante Italiano nella Coworking Assembly; Mico Rao, fondatore di Lab 12, ideatore di Espresso Coworking nonConferenza Nazionale di coworking e lavoro.


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Sabato 31 maggio, la sala di parco Galvani ospiterà il laboratorio per bambini e famiglie (è richiesta l’iscrizione a info@terra-e.it o 328 9473976): Coloriamo con/la terra, a cura di Marco Paquola. Verrà dato spazio alla creatività di ciascuno, per creare un’opera d’arte con un pezzo di legno e colori naturali. Perché la crisi si vince anche con la fantasia e il rispetto per l’ambiente.

Transition Talk. Con Giulio Pesenti Compagnoni

Si parlerà di transizione nel prossimo appuntamento di Terraè, in programma martedì 27 maggio alle 20.30 in biblioteca civica a Pordenone. Giulio Pesenti Compagnoni di Transition Italia condurrà un incontro su come è possibile emanciparsi dalla dipendenza del petrolio. Molte comunità a diversi livelli lo stanno facendo, anche in Italia.

La Transizione è un movimento culturale impegnato nel traghettare la nostra società industrializzata dall’attuale modello economico basato su una vasta disponibilità di petrolio a basso costo e sulla logica di consumo delle risorse a un nuovo modello sostenibile, non dipendente dal petrolio e caratterizzato da un alto livello di resilienza. Il nostro attuale modello di riferimenti, infatti, non solo si basa sull’utilizzo infinito di una risorsa  finita (il petrolio), ma porta con sé delle conseguenze sempre più evidenti e gravi: inquinamento, distruzione della biodiversità, iniquità sociale, mancata ridistribuzione della ricchezza, riscaldamento globale.

I progetti di Transizione lavorano sulla ripianificazione energetica e la rilocalizzazione delle risorse di base della comunità (produzione del cibo, dei beni e dei servizi fondamentali), attraverso proposte pratiche, fattive e basate sul buon senso. Prevedono processi governati dal basso e la costruzione di una rete sociale e solidale molto forte tra gli abitanti delle comunità, ma senza isolarsi dagli altri livelli (regionale, nazionale, internazionale e globale). Le Transition Towns sono cittadine che hanno adottato questo modello e lavorano in questa direzione. Uno dei concetti chiave della transizione è la resilienza, ovvero la capacità di una comunità di affrontare le difficoltà e i cambiamenti derivanti dal raggiungimento del Picco del Petrolio (riduzione della disponibilità di energia, problemi economici e finanziari, difficoltà di approvvigionamento di cibo, deficit di servizi fondamentali) senza subire traumi e degenerazioni.

Durante l’incontro sarà possibile dunque conoscere la transizione, ma anche capire come applicarla nella vita di tutti i giorni, contribuendo all’arricchimento di un grande esperimento in costante evoluzione. Ingresso libero.

I PC invecchiano, ma non sono tutti da buttare!

Servizio di Pnbox, 24 maggio 2014, sull’incontro Ma… il mio computer è proprio da cambiare???… con PN LUG – Pordenone Linux User Group.

Dopo quanti anni un PC è da considerarsi vecchio? Come tenere in forma il proprio PC? Si possono recuperare PC non più performanti per le scuole? A queste ed altre domande ha risposto per noi il team di PN LUG (Pordenone Linux User Group). Una vera e propria lezione/laboratorio per scoprire che un computer non invecchia mai.

Agopuntura urbana, freesoftware, Install party, viaggiatore di mondi!

OGGI GIORNATA INTENSA

Iscriviti al laboratorio “Viaggiatore di mondi” e visiti gratuitamente la mostra di Angiolo D’Andrea

Il Comune di Pordenone e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” regalano la visita gratuita alla mostra di Angiolo D’andrea il pittore simbolista originario di Rauscedo del quale si sta riscoprendo e valorizzando l’opera con una importante mostra promossa dalla Fondazione Bracco con il Comune di Pordenone.

Tutti gli iscritti al laboratorio Viaggiatore di mondi che si tiene sabato 24 maggio alle ore 14.30, avranno la bella occasione di scoprire l’opera di  questo pittore schivo e appartato che non è conosciuto come si merita.

Il laboratorio Viaggiatore di mondi  a cura del Delfino Viaggiatore è rivolto a bambini dai 5 ai 10 anni con i genitori.

È richiesta l’iscrizione: info@terra-e.it o 338 5894405

 

Ristrutturare la città. Dar vita a un abito dismesso. Prossimi appuntamenti

Venerdì 16 maggio, ore 20.30, Biblioteca Civica: Ristrutturare la città. Tra riciclo e riuso, un progetto per Pordenone. Incontro con il giovane architetto Giovanni Bornacin

Sabato 17 maggio ore 9.30, Fucina Temporanea di Terraè, vicolo delle Acque: Cucito lab. Come dare vita ad un abito dismesso. Con Suzanne Samuelle D.

Dopo l’avvio con i racconti positivi dell’Italia che cambia e il tradizionale appuntamento con l’orto sinergico (giovedì 15 alle 20.30 in biblioteca). Terraè prosegue le sue proposte di strategie virtuose ai tempi della crisi. Prossimi appuntamenti in programma sono infatti l’incontro con il giovane architetto sanvitese Giovanni Bornacin, venerdì 16 maggio alle 20.30 in biblioteca civica e il laboratorio di cucito condotto da Suzanne Samuelle D. che si terrà sabato (mattino e pomeriggio con pausa pranzo), dalle 9.30 nella Fucina Temporanea di Terraè in vicolo delle Acque.

Bornacin, autore di una tesi proprio su Pordenone, offrirà uno sguardo fresco e innovativo sulla città, proponendo spunti interessanti e innovativi, sempre nel segno della sostenibilità. Il tema del riciclo e del riuso si può infatti applicare anche in ambito urbanistico. Partendo da un’analisi su scala mondiale sui problemi dell’abitare contemporaneo, da cui emerge l’insostenibilità del nostro stile di vita, Bornacin ha cercato delle risposte applicabili su una piccola scala urbana come quella di Pordenone, proponendo strutture polifunzionali per favorire interazione e socialità, con un’attenzione privilegiata per l’occupazione, il verde e l’alimentazione.

Sabato, invece, guidati da Suzanne Samuelle D, si potrà imparare a realizzare un tubino dalla a alla zeta utilizzando un tessuto duttile ed economico (come il jersey o la microfibra, che le partecipanti dovranno portare con sé), ma anche a come ridare vita ad abiti vecchi o smessi. “Spendendo poco – afferma Suzanne Samuelle D., che farà anche un piccola dimostrazione su come farsi i bottoni da soli – si possono creare cose molto simpatiche e facendo gli abbinamenti giusti si può essere sempre diversi”. Samuelle D. ha lavorato come consulente d’immagine e pr per le sedi londinesi di Gucci e Max Mara, da sempre fashion victim, realizza da sola i propri abiti, creando uno stile unico e originale. La partecipazione al laboratorio è gratuita, ma è necessaria la prenotazione (info@terra-e.it; 339-7502720).

Prossimi appuntamenti, la prossima settimana:

Martedì 20 maggio ore 20.30, Biblioteca Civica: Il bosco, la legna: le possibilità di autoproduzione di una risorsa energetica rinnovabile

Venerdì 23 maggio ore 20.30, Biblioteca Civica: Cambiare vita e lavoro, istruzioni per l’uso. L’ufficio di scollocamento. Con Paolo Ermani

Cambiare l’Italia è veramente possibile?

Servizio di Pnbox, 14 maggio 2014, sull’incontro Si può fare! Storie dall’Italia e dall’Islanda con Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti.

«L’officina della sostenibilità per uno svilippo alternativo». Intervista a Daniel Tarozzi

Il Messaggero Veneto, 12 maggio 2014

mess12:5:2014

PORDENONE. C’è un’Italia che va male, amplificata ogni giorno dai media mainstream, ma c’è anche un’Italia che reagisce e che fa: persone che smettono di lamentarsi, si rimboccano le maniche e diventano parte attiva di un cambiamento, di un nuovo modo di vivere e lavorare. Persone, enti, associazioni, imprenditori, sindaci, movimenti di difesa del territorio, singoli o gruppi.

Sono i protagonisti dell’Italia che cambia – il progetto on line e on the road di Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti, giornalisti e scrittori per Chiarelettere, da sempre sensibili a temi ambientali e sociali – e tra essi c’è anche Terraè, l’officina della sostenibilità di Pordenone, dove Tarozzi e Degl’Innocenti faranno tappa domani alle 20.30, in biblioteca, inaugurando l’edizione 2014, dedicata alle strategie virtuose in tempo di crisi, con l’incontro intitolato “Si può fare!”.

Italiachecambia.org è nata per mappare e mettere in rete le realtà virtuose che operano nel Paese, lontane dai riflettori ma numerose e attive. Daniel Tarozzi ne ha già incontrate e descritte diverse nel suo tour in camper di 7 mesi e 7 giorni toccando tutte le regioni d’Italia, che ha dato vita al libro “Io faccio così”. Ne è nata una descrizione di un pezzo di Paese non rappresentato dai media ma che ce la fa: imprenditori che assumono mettendo al centro la sostenibilità, cittadini che combattono la mafia o portano la cultura nei posti più difficili, sindaci che promuovono politiche virtuose.

«Per scrivere questo libro – racconta Tarozzi – ho incontrato circa 400 realtà, un decimo di quelle che mi sono state segnalate. E sono circa 6 milioni di persone quelle che scelgono l’economia solidale. Per “il potere” è più comodo scoraggiare e paralizzare. Ma, se non si cambia, si va verso l’autodistruzione tra crisi, sfruttamento, desertificazione, guerre per il petrolio. Le persone che ho incontrato sono felici e appagate. Il nostro modello socioeconomico, che apparentemente ti dà tutto, è basato su un vuoto di valori che distruggono non solo l’ambiente, ma anche le persone».

Andrea Degl’Innocenti, che affianca Tarozzi in questo secondo tour in camper, porta con sé anche l’esperienza di “Islanda chiama Italia”, libro in cui racconta come l’Islanda sia crollata travolta da un modello di sviluppo basato sulla finanza e sul debito e di come si sia risollevata con una vera e propria rivoluzione democratica dal basso e di come anche in Italia ci siano battaglie simili seppure meno sistematiche.

Giovedì alle 20.30, sempre in biblioteca, Terraè propone l’appuntamento imprescindibile di ogni edizione: l’orto sinergico. Claudio Ricci spiegherà come coltivare in armonia con la natura. Info: 328 9473976).